Ci piace immaginare Genitori 2.0 come un spazio d’incontro, una grande e accogliente stanza dove le persone possono piacevolmente ritrovarsi e riscaldare il loro cuore con parole di conforto, di speranza, di meraviglia e magari di spiazzamento, per aprire poi altri “luoghi del cuore” più intimi e personali, dove coltivare come educatori e genitori percorsi nuovi e più efficaci per sé e per i figli.

 Genitori 2.0 nasce cinque anni fa dall’idea e dal desiderio di alcuni genitori della Parrocchia di Paese di creare e proporre dei momenti di aggregazione e di riflessione per tutti quei genitori ed educatori, dentro e fuori l’ambito ecclesiale, che si trovano, giorno dopo giorno, ad affrontare la più grande delle sfide: quella educativa.

 Nasce dall’aver ascoltato “la fame e la sete” di madri, padri, giovani impegnati nelle associazioni, allenatori e capi scout, insegnanti a vario titolo, che quotidianamente si pongono gli interrogativi che la relazione tra adulti, bambini e ragazzi, pone a chi affronta e si assume la responsabilità della loro crescita e del loro sviluppo umano.

 Genitori 2.0 è un percorso annuale, suddiviso in più serate, che vede la partecipazione di relatori che di volta in volta approfondiscono dei temi che nella maggior parte dei casi nascono da richieste che gli stessi partecipanti agli incontri, propongono agli organizzatori.

 E’ un percorso organizzato all’interno delle Parrocchie della Collaborazione di Paese, pensato da genitori per altri genitori ed educatori, che fin dall’inizio ha voluto caratterizzarsi come “spazio aperto”, aconfessionale, capace di generare idee e confronti. Questo nella convinzione che l’educare non sia né un compito ristretto ad una cerchia di specialisti, né un privilegio per persone dotate di competenze o valori particolari, ma sia una possibilità e una attitudine che ciascuno può coltivare, giorno dopo giorno.

 Genitori 2.0 è un cammino, e come tale ha un orizzonte e un punto di arrivo che è quello di aiutare chi partecipa a fare in modo che i figli diventino, come diceva un nostro relatore, “la miglior persona umana possibile, come è possibile, nel rispetto della propria libertà”.

Allo stesso tempo, come percorso, è soggetto ai “cambiamenti” e all’imprevisto ed è aperto a cogliere con stupore il presentarsi di paesaggi nuovi, inediti e inaspettati. Perché l’educare, usando le parole di un regista cinematografico, assomiglia di più ad andare sulle montagne russe piuttosto che al salire sulla ruota panoramica.

 La partecipazione sempre ampia ai vari incontri, nel corso del tempo, è stata un apprezzamento importante per quanto proposto e uno stimolo a continuare, cercando anche modi nuovi per coinvolgere sempre più possibili genitori ed educatori.

 Invitiamo a ripercorrere la storia di questo percorso attraverso la visone delle locandine per poter conoscere le tematiche affrontante nel tempo e soprattutto i molti ed interessanti relatori che hanno dato la loro partecipazione a questa esperienza.